L'ascolto di storie fatte di parole ci accompagna fin dall'infanzia e fin da bambini si impara a raccontare ciò che ci circonda e ci succede con parole, parlate o scritte.

Ma ciascuno di noi, quando racconta, ha dentro di sé delle immagini che  vede, percepisce e poi trasforma in parole. Quindi non è  impossibile trovare dentro di noi quelle immagini che, viste cogli occhi colte con la lente dell'obbiettivo e trasformate dalla mente e dal cuore, possono dar vita al nostro racconto fotografico.

Del resto, la stessa parola "fotografia" altro non vuol dire che "scrittura con la luce".

La macchina fotografica diventa quindi uno strumento del nostro raccontare, come la penna per lo scrittore,  ed è il prolungamento del nostro occhio, non un mezzo tecnico con cui confrontarsi o di cui  essere schiavi.

"L'uniforme", intesa come maschera dell'apparire quotidiano e/o come scelta per dare visibilità all'appartenenza al gruppo, costituirà Il tema di lavoro: si tratterà cioè di raccontare,  ovvero scattare  immagini della vita della gente, sottolineando  comportamenti,  mode,  atteggiamenti e abitudini che creano uniformità.

Il laboratorio, rivolto a giovani dai 16 ai 25 anni, prevede quattro incontri  a partire dal 16 di dicembre,  proseguirà nelle domeniche 13, 20 e 27 di gennaio. e terminerà con una proiezione domenica 3 febbraio.

L’iscrizione è gratuita e si può effettuare presso la Tenda in Piazza Matteotti. Verranno accettate solamente le prime 20 iscrizioni.

Per  ulteriori informazioni direttamente alla Tenda

Tel   059 214435

email   la.tenda@comune.modena.it