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Monaco, 20 gennaio 2003

Cari amici e parenti,

scusate, ma quest’anno proprio non ce l’abbiamo fatta a scrivere i bigliettini di Natale in tempo. Mandiamo quindi questa "lettera di informazioni" con un po’ di ritardo. Gli sconvolgimenti di quest’anno ci giustificano un po’.

Gigi ha iniziato a lavorare nella sede dell’Ufficio Europeo dei Brevetti di Monaco di Baviera dall’inizio di gennaio. Dopo dieci anni, per motivi troppo complessi da discutere qui, la nostra avventura nei Paesi Bassi era terminata. Flavia e i bimbi si sono sistemati temporaneamente nella nostra casa in Italia, e Gigi ha affittato un appartamentino "da scapolo" in Germania. Il lavoro di Gigi non è cambiato per niente: solo la sede e i colleghi, il resto è rimasto identico (lati positivi e lati negativi, ovviamente). I bimbi hanno frequentato le scuole di Pavone Canavese fino alle vacanze estive e questo ha permesso loro di migliorare notevolmente le loro conoscenze della lingua e cultura italiana (comprese le parolacce!)

Durante il soggiorno "separato" in Italia e Germania, siamo riusciti a comprare una casa a Monaco, visto che abbiamo intenzione di fermarci lì per un po’. La casa in Olanda è stata venduta, grazie al cielo, con molta facilità. La famiglia si è riunita a fine agosto, quando Flavia e i bimbi si sono trasferiti, in un alloggio di fortuna, nella capitale bavarese. La casa nuova ci è stata consegnata a fine settembre, incredibilmente un mese prima del termine contrattuale! Per farla breve, il 10 di ottobre è arrivato il trasloco dall’Olanda (dove la roba era immagazzinata da quando avevamo venduto la nostra casa) e abbiamo messo su casa stabilmente dopo dieci mesi di "maretta".

Adesso siamo molto più stabili e tranquilli, anche se il nostro processo di integrazione è appena iniziato. I bimbi vanno alla Scuola Europea, dove hanno l’insegnamento in italiano, e dove studiano anche il tedesco. Flavia prende lezioni di tedesco, anche se parla più volentieri in olandese con la vicina di casa. Gigi cerca di non confondersi tra olandese e tedesco, con risultati piuttosto altalenanti.

Dal punto di vista della salute stiamo combattendo con alcune difficoltà. Gigi lotta ancora con attacchi di panico e di ansia, Sofia deve essere operata per chiudere il forellino tra i due atri del cuore e Marta ha i soliti problemi di comportamento. Per fortuna Flavia gode di ottima salute: come faremmo, senza la sua presenza tranquillizzante e fondamentale?

Comunque siamo contenti del trasferimento. Monaco è una città molto bella e interessante: la vita culturale è molto ricca e variata. La casa è più piccola di quella di Leidschendam, ma molto comoda e accogliente. La gente in Baviera, ancorché piuttosto burbera di natura, è gentile e accetta a volte addirittura con simpatia i nostri sforzi in tedesco. Verso i bambini, poi, sono molto bendisposti e abbiamo ricevuto manifestazioni di simpatia, specialmente qualche volta quando eravamo in giro con i nostri amici Henkes, che hanno tre bambini: due coppie con sette bambini non si vedono facilmente!

Il lezionario di S. Egidio per oggi che sto scrivendo, il 20 di gennaio, prevede una lettura dal capitolo 7 del Vangelo di Luca. Un paio di versetti sono i seguenti: L’ufficiale romano disse "Signore, non disturbarti! Io non sono degno che tu entri in casa mia, ..., ma di’ anche una sola parola e il mio servo guarirà". La fede del soldato pagano è un’indicazione per tutti noi. Arrivederci a tutti. Auguriamo a tutti di cuore un ottimo 2003 e speriamo che quest’anno di porti anche la gioia di poterci incontrare.

 

 I nostri indirizzi li trovate qui.

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